Primo appuntamento autunnale con i breakfast del Manifesto in collaborazione con il nostro media partner ESGnews: “Real Estate e protocolli di certificazione ambientale e di sicurezza, necessità deontologica e opportunità di investimento”.
Sono intervenuti Davide Luraschi, Vicepresidente Collegio Ingegneri e Architetti di Milano, e Massimiliano Pulice, Head of Urban Regeneration and Infrastructures CDP e Presidente Advisory Board Italia e World European Regional Board RICS, moderati da Alessandra Frangi, Founder ESGnews.
Alte prestazioni e alti valori delle certificazioni ambientali e di sicurezza hanno innegabilmente un peso determinante nella costruzione del valore economico di un asset immobiliare o di un patrimonio immobiliare di qualità. Come in tutti i settori, l’eccellenza, la sicurezza e la qualità pagano e vengono visti come un “plus” da chi investe sia a breve che nel lungo periodo.
Oggi ci sono certificazioni che attestano sia la qualità e la tracciabilità dei prodotti e dei materiali utilizzati, il loro contributo al contenimento energetico e della CO2, ma anche e soprattutto, il livello di sicurezza dell'immobile (ad esempio nei confronti di incendi o sismi).
Queste certificazioni, ancor prima di essere un’etichetta a sigillo della qualità del progetto concluso, diventano sempre più strumento di dialogo preliminare tra le parti coinvolte nel progetto e, sempre più, terreno d’intesa con l’interlocutore pubblico. In particolare, se le certificazioni ambite per una nuova costruzione, riqualificazione o rigenerazione, sono riconosciute a livello internazionale, rappresentano una leva di attrazione di investimenti di operatori internazionali, istituzionali e non.