manifesto dell'abitare
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Bagno
Bagno

Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso.

Erich Fromm

Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso.

Erich Fromm

Il termine bagno, dal latino balneum, indica originariamente l’immersione del corpo in acqua (o altro liquido) per scopi non obbligatoriamente igienici o curativi, ma anche simbolici e rituali. In una società come la nostra, in cui la cura del corpo è diventata un vero e proprio culto religioso, la stanza da bagno rappresenta una sorta di tempio del benessere fisico e spirituale. Il bagno può allora trasformarsi in una vera e propria pratica spirituale, un’esperienza avvolgente e rigenerante da condividere con le persone care e perfino con gli ospiti. È quanto avviene in Giappone, dove il concetto di bagno va ben oltre il bagno tradizionalmente conosciuto dagli occidentali: l’ofuro, infatti, è un vero e proprio rituale regolato da una gestualità ben precisa, osservata con la massima serietà.

Al riparo da sguardi indiscreti, dal giudizio esterno e dalla pressione di un mondo che ci vorrebbe sempre in movimento, il momento della toletta rappresenta un’opportunità di silenziosa e sincera contemplazione di se stessi. Se il corpo è lo specchio dell’animo, attraverso l’ascolto dei segnali che costantemente ci invia possiamo analizzare e comprendere meglio i nostri pensieri, le nostre emozioni, il nostro essere autentico. In bagno, impariamo a stabilire una relazione sana con il nostro corpo e misuriamo il nostro stato di salute fisica e mentale.

Prendendoci cura del nostro benessere psicofisico, possiamo allora diventare più sereni, comprensivi ed efficaci nel rapporto con noi stessi e con gli altri. Più che in ogni altra stanza, infatti, è nel bagno che, pirandellianamente, decidiamo ogni giorno quale maschera indossare e mostrare in società. ‘Ci si fa belli’ per un’occasione speciale, per festeggiare, per uscire o semplicemente per mostrarci in tutto il nostro splendore.

Considerare la stanza da bagno come un semplice spazio di servizio significherebbe, quindi, ignorarne l’essenza e il profondo valore sociale e relazionale. Per questo, il bagno del futuro concilia intimità e condivisione, individualità e socialità, solitudine e relazioni, trasformandosi in un luogo dove curare l’igiene del corpo e della mente.

Il termine bagno, dal latino balneum, indica originariamente l’immersione del corpo in acqua (o altro liquido) per scopi non obbligatoriamente igienici o curativi, ma anche simbolici e rituali. In una società come la nostra, in cui la cura del corpo è diventata un vero e proprio culto religioso, la stanza da bagno rappresenta una sorta di tempio del benessere fisico e spirituale. Il bagno può allora trasformarsi in una vera e propria pratica spirituale, un’esperienza avvolgente e rigenerante da condividere con le persone care e perfino con gli ospiti. È quanto avviene in Giappone, dove il concetto di bagno va ben oltre il bagno tradizionalmente conosciuto dagli occidentali: l’ofuro, infatti, è un vero e proprio rituale regolato da una gestualità ben precisa, osservata con la massima serietà.

Al riparo da sguardi indiscreti, dal giudizio esterno e dalla pressione di un mondo che ci vorrebbe sempre in movimento, il momento della toletta rappresenta un’opportunità di silenziosa e sincera contemplazione di se stessi. Se il corpo è lo specchio dell’animo, attraverso l’ascolto dei segnali che costantemente ci invia possiamo analizzare e comprendere meglio i nostri pensieri, le nostre emozioni, il nostro essere autentico. In bagno, impariamo a stabilire una relazione sana con il nostro corpo e misuriamo il nostro stato di salute fisica e mentale.

Prendendoci cura del nostro benessere psicofisico, possiamo allora diventare più sereni, comprensivi ed efficaci nel rapporto con noi stessi e con gli altri. Più che in ogni altra stanza, infatti, è nel bagno che, pirandellianamente, decidiamo ogni giorno quale maschera indossare e mostrare in società. ‘Ci si fa belli’ per un’occasione speciale, per festeggiare, per uscire o semplicemente per mostrarci in tutto il nostro splendore.

Considerare la stanza da bagno come un semplice spazio di servizio significherebbe, quindi, ignorarne l’essenza e il profondo valore sociale e relazionale. Per questo, il bagno del futuro concilia intimità e condivisione, individualità e socialità, solitudine e relazioni, trasformandosi in un luogo dove curare l’igiene del corpo e della mente.