Un'abitazione, per essere tale, deve portare con sé diversi significati, tra cui quello - fondamentale - della nudità: il sentirsi finalmente e completamente a proprio agio, liberi di scoprire e di esprimere la propria identità, stanza per stanza.

All'interno di uno spazio pensato, desiderato e costruito con l'impegno scandito da scelte e preferenze, ci si vuole sentire al centro e percepirlo avvolgente, conturbante a volte, adatto sia alla nostra nudità che al nostro apparire.

Ospiti in un contesto d'eccezione, per il sesto appuntamento della performance diffusa del Manifesto dell'Abitare, ne parlano Vittorio Bifulco Troubetzkoy, Federica Gambigliani Zoccoli, Giovanni Maria Sacchi e Rita Antonicchio, dello studio Luini12, assieme a Stefania Tagliabue, Senior Consultant di Strategy Innovation.

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